Il progetto di psicomotricità in acqua dura da diversi anni e si appoggia ad una struttura privata di Milano.
Gli educatori che conducono l’attività sono stati formati e supervisionati da figure specializzate in questo ambito. L'operatore accompagna il bambino in un percorso di esplorazione, lo guida alla scoperta del suo corpo in relazione al nuovo spazio, agli oggetti, agli altri.
Attraverso l'attività acquatica si stimola il bambino ad acquisire consapevolezza e competenza non solo nell'area motoria, ma anche in quella relazionale, cognitiva, sociale e dell'autonomia.
Giocando con il proprio corpo in acqua si sperimentano tutte le possibilità di equilibrio, movimento, direzione, propulsione, contatto, respirazione.
L’acqua, dal punto di vista riabilitativo, può essere considerata come un qualsiasi mezzo che aiuta la persona a maturare sul piano psico-fisico e sociale e a valorizzare le specifiche potenzialità.
Inoltre l’ambiente piscina offre innumerevoli opportunità di sperimentare nuove sensazioni di gioco, divertimento, gratificazione, relazione, sicurezza e autonomia accorciando le distanze tra le persone e stimolando l’interesse per nuovi apprendimenti.
Questa opportunità è maggiormente benefica per i soggetti che presentano ritardi e sindromi psicomotorie, disturbi del comportamento e della comunicazione ed i conseguenti disturbi dell’apprendimento.